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L’Hotel La Roccia è uno degli alberghi più rinomati della Val di Fiemme.

 

Dopo essere stato protagonista di un profondo rinnovamento nell’autunno 2019, oggi è testimone di un nuovo modo di fare ospitalità.

Grazie ad una forte caratterizzazione della propria offerta, la famiglia Gilmozzi ha saputo creare un prodotto unico e difficilmente imitabile, dando all’ospite la possibilità di vivere un’esperienza capace di raccontare un intero territorio.

 

Ne parliamo con Paolo Gilmozzi, Direttore e proprietario dell’hotel.



Come nasce l’Hotel La Roccia?

Erano gli anni ’90 quando mia moglie Lorena ed io abbiamo aperto l’Hotel La Roccia.

All’inizio contavamo 35 camere, poi nel tempo abbiamo ampliato la struttura arrivando a 60. In quel periodo facevi gli investimenti anche per poter incrementare la capienza e il numero di persone che potevi ospitare…  oggi le cose sono un po’ cambiate.

Quello che abbiamo capito subito è che l’albergo è un’azienda come un’altra, e come tutte le aziende ha bisogno di un prodotto da sottoporre al mercato.

 

 

Voi che genere di prodotto avete creato?

Per spiegartelo devo prima raccontarti qualcosa sul nostro territorio, la Val di Fiemme.

Rispetto ad altre località che hanno puntato esclusivamente sugli impianti sciistici, trasformandosi in una sorta di Gardaland invernale, il prodotto offerto dalla nostra valle è un po’ diverso.

La nostra non è una destinazione che fuori stagione si spegne, ma rimane viva e attiva, mantenendo uno stile di vita di altissima qualità durante tutto l’arco dell’anno.

Ecco che il turista ci sceglie soprattuto per vivere la valle, non solo perché abbiamo le piste da sci.

 

 

Questo come ha influenzato la vostra offerta?

Se il turista viene in Val di Fiemme per vivere e stare bene, ci è sembrato naturale legarci al concetto di wellness.

Non ci siamo però limitati a fare una Spa. Siamo andati ben oltre, dando vita ad un prodotto profondamente legato all’identità e ai punti di forza di questo territorio.

Nell’ampliamento che abbiamo fatto sono state inserite tutte le eccellenze di questa valle: dai pavimenti di Fiemme3000, prodotti col legname proveniente dalla Magnifica Comunità di Fiemme, al mondo benessere di Starpool, dove abbiamo ricreato un’esperienza veramente unica. Qui l’ospite può apprezzare gli oli essenziali, gli unguenti e i saponi prodotti da BioEnergia, realizzati tramite la macerazione degli aghi e degli altri elementi provenienti dai nostri boschi.

Le stesse essenze vengono utilizzate anche in cucina da mio figlio Simone, primo Chef, per la preparazione dei nostri piatti.

Ma la tipicità della nostra valle si respira anche attraverso la sala relax The sound of wood, dove abbiamo collocato i tronchi di alcuni pini cembri abbattuti dalla tempesta Vaia nel 2018. Qui si trova anche un’Opera Sonora, un pianoforte obliquo creato da Ciresa di Tesero, uno degli ultimi liutai rimasti in valle, il cui suono è veramente qualcosa di prezioso.

Abbiamo inoltre una sala relax in legno di cirmolo ed una piscina a sbalzo decisamente suggestiva, che ti dà la sensazione di nuotare nel bel mezzo della valle.

Ma il nostro legame con questo territorio lo si trova praticamente ovunque, dalla scelta della pasta Felicetti di Predazzo fino alle scarpe LaSportiva per le passeggiate outdoor con i nostri ospiti.

 

 

Mi accennavi alla cucina. Come scegliete i vostri piatti?

Tutto quello che lavoriamo nella nostra cucina proviene dal nostro territorio.

Abbiamo anche un vecchio maso di famiglia, risalente al ‘600, dove finiamo di stagionare i nostri speck. Qui mio figlio Federico, sommelier dell’hotel, ha da poco intrapreso un’attività vinicola, piantando un piccolo vitigno. L’idea è quella di riuscire a produrre 600 bottiglie di Solaris a 1400 metri.

Una scommessa che, se darà i suoi frutti, aggiungerà un piccolo tassello al racconto che diamo del nostro territorio.

 

 

È chiaro che per voi l’identità conta molto. Quanto è importante per un albergo in generale?

Personalmente credo che abbia un’importanza nevralgica.

Andare in vacanza significa vivere un’esperienza che porterai con te per tutta la vita. Allora diventa fondamentale riuscire a trasmettere qualcosa di nostro anche all’ospite. Ma dobbiamo riuscire a comunicargli quelle emozioni e quelle sensazioni sin da subito, già dal momento in cui sta valutando le nostre proposte.

Pensa che ho strutturato un ufficio apposito che si occupa, dal momento in cui riceviamo una richiesta di preventivo, di ricontattare il cliente per personalizzare la vacanza in base ai suoi desideri.

Qui in hotel abbiamo tante soluzioni diverse sia per la scelta della camera che per il tipo di attività, indoor e outdoor. Attraverso una semplice telefonata possiamo creare sin da subito un feeling di fiducia, benessere ed armonia tra le aspettative dell’ospite e le proposte della struttura.

 

 

Quanto è importante poter offrire un’ampia gamma di servizi?

Molto, anche se bisogna trovare il giusto equilibrio fra struttura e territorio.

Noi non offriamo solo delle esperienze all’interno dell’hotel, ma organizziamo anche delle attività outdoor per far conoscere ed apprezzare quello che offre la nostra valle.

Avere un’ampia offerta dev’essere funzionale a personalizzare la vacanza dell’ospite...

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