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Hotel hi-tech: in un ambito come quello dell'ospitalità, in cui la struttura fisica e la relazione con il personale al suo interno sembrano fondamentali, quanto può spingersi in là il processo di automazione?

 

É evidente come, negli ultimi 20 anni, la tecnologia abbia rivoluzionato molti settori con innovazioni più o meno dirompenti. Il turismo rientra sicuramente in uno di questi: partendo dai nuovi modi di ricerca delle destinazioni e delle strutture, fino ad arrivare ai nuovi metodi di pagamento e ai sistemi di recensione da parte dei privati.

Un esempio é rappresentato da alcuni esperimenti di hi-tech hotel, in cui il personale é stato sostituito con macchinari self-service che permettono di fare autonomamente il check-in in reception con codici rilasciati al momento della prenotazione, ottenere il pin per aprire la porta della stanza, o fruire della colazione da distributori automatici.

Il caso più eclatante è l’Henn na hotel in Giappone, in cui all’entrata potrete trovare ad attendervi tre robot programmati con software multi-lingua che vi aiuteranno in fase di check-in e check-out. La vostra fisionomia potrà, poi, essere registrata attraverso il riconoscimento facciale così che non ci sarà più bisogno di avere con voi le chiavi per l’apertura della stanza. Un braccio meccanico poi si occuperà di sistemare le vostre valige.

 

Un altro caso interessante è quello dello Yotel  a New York dove sono stati introdotti dei robot facchino che si occupano di portare i bagagli in stanza.

Questi esperimenti estremi sono comunque dei casi isolati, e a distanza di qualche anno sembrano non essersi affermati come dirompente rivoluzione. Un motivo può essere ricercato nel fatto che al giorno d’oggi la tecnologia robotica non sia ancora del tutto performante e abbia ancora ampi margini di miglioramento per rendere un servizio così affidabile e “umano”. Un altro motivo però é facilmente intuibile: nel settore dell’ospitalità la relazione col cliente riveste ancora un ruolo centrale.

 

Il cliente che si concede una vacanza é alla ricerca di attenzioni e difficilmente le ritrova in un freddo contatto tra macchine.

Se pensiamo ad un ospitalità standardizzata, a basso costo, possiamo immaginare che un certo tipo di automazione possa essere sicuramente introdotta, ma quando si parla di ospitalità di qualità é molto difficile sostituire le persone con dei freddi schermi. Per quanto possa essere curioso provare un’esperienza surreale da film di fantascienza, nessuno riuscirà mai a rimpiazzare la gentilezza di un sorriso dispensato appena varcata la soglia dell’hotel.

 

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